Paolo Maccari (Colle di Val d’Elsa, 1975) è poeta e critico lettarario. Nel 2000 ha pubblicato, con prefazione di Luigi Baldacci, la raccolta di versi Ospiti (Manni), nel 2006 la plaquette Mondanità (L'obliquo), poi confluita nel volume Fuoco amico (Passigli). Ha introdotto e curato diverse opere di autori otto-novecenteschi; è autore di un’ampia monografia su Bartolo Cattafi: Spalle al muro (2003) e di un libro su Dino Campana, Il poeta sotto esame (2012). Collabora, con saggi e articoli militanti, a quotidiani e periodici specializzati.
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Le prede migliori
È quasi sera e sembra notte:
ci si affida alle scie dei fari
al rimbombo dei suoni
al turbamento della foresta
che si prepara alla caccia o alla fuga
nella lunga giostra
della poca vista.
Sviene
a qualcuno il cuore
a qualcuno rimane
solo l’udito e come un senso
la paura.
C’è chi ripara sotto l’assenso
alla tortura
del cielo ancora acceso
balbettante e immenso.
Sono le prede migliori
degli sguinzagliati:
anime imbambolate
e pronte, languidamente grate
della cattura