Vanni Bianconi (Locarno, 7.1.1977) vive tra Locarno e Londra. Dirige il festival di letteratura e traduzione Babel e traduce dall’inglese. La sua traduzione dell’Oratorio di Natale di W.H. Auden ha vinto il Premio Marazza Opera prima 2012.
La sua prima silloge poetica, Faura dei morti, è apparsa nell’Ottavo quaderno italiano di Marcos y Marcos nel 2004. Il suo primo libro, Ora prima. Sei poesie lunghe (Casagrande 2008), ha vinto il Premio Schiller incoraggiamento. Il secondo libro, Il passo dell’uomo, è stato pubblicato nel novembre 2012 da Casagrande.
E-mail: [email protected]
Sito web: vannibianconi.blogspot.com
Cosmogonia
«I know», dici a Loren anche se non sai che cosa sia
a farla piangere (un pianto diverso da quello che alle sei
ci sballa il giorno, o di noia, stizza, fame), «I know».
Così i cosmologi postulano dark matter, energy e flow.
Tanti sforzi per capire si consumano come un alka-seltzer
posato sul bagnato del ripiano di cucina, li incalza
la traccia di un’ombra e se si manifesta nella lingua,
nelle sue misure di respiro e di materia, si ha una tregua.
Ma le cose oscure, la vita invisibile sul farsi,
di tanto in tanto le stanavano i tuoi occhi i mesi scorsi
nel punto d’aria che a ogni battito di ciglia è rime
alterne tra le tue pupille nere e luce e rimmel.
Urti in uno spigolo e Loren, che non parla, ti dice: «ainóu» –
e se versi una lacrima è lenta, zuccherina, un po’
come i tuoi bui baci da seta o il chiaro del fiore di trifoglio,
degli sgoccioli di latte tra di voi e di questo primo foglio.