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Lo pneumatico (ah, Leopardi, che osò “il zappatore”!) riuniva secondo noi una certa grinta da ripartenza con il fatto che, per funzionare, deve avere qualcosa dentro, anzi, come vorrebbe il nome, dovrebbe avere dentro aria, respiro. Già, proprio quel pneuma che è soprattutto soffio vitale, principio d’essere di ogni organismo. Ci pare un buon segno per il momento che stiamo vivendo.
Da quando abbiamo mostrato l’immagine, alcune interpretazioni, molto critiche, ci sono arrivate, quali il fatto che il copertone è anti-ecologico o legato soltanto a un mondo specifico. Fossero stati dieci copertoni di bicicletta dalle forme gentili e dall’aria un po’ vintage sarebbero stati più facili da smaltire? Soprattutto: dobbiamo ignorare che esistono i copertoni?
Per esempio, noi essere umani si può essere bassi di statura o raggiungere due metri e più. Non solo tutte le volte che qualcosa è detto alto (di gamma, in classifica, per qualità) chi è basso di statura si potrebbe sentire diminuito, ma addirittura offeso moralmente ogni volta che si parla di superiorità o inferiorità. Perché quelli alti di statura possono sentirsi superiori mentre quello che è basso deve ritenersi inferiore? Che lingua è mai questa? Aboliamo il sopra e il sotto, tanto per cominciare! Così però ci si dimentica che la lingua, come la realtà, è fatta soprattutto di differenze. Moltissime differenze, a volte però anche semplici. Un esempio: se ti dicono che sei in alto nella classifica dei cretini non devi prenderlo come un complimento.
Allora, forse, è parlando (e soprattutto ascoltando) che ci si capisce, le differenze che la lingua e la realtà raccolgono tra il sentire, il percepire e il senso delle parole diventano più adeguate a unire invece che a dividere. Per questo ascoltare, dialogare, come si fa a pordenonelegge, su molti argomenti e in diversissime forme, può renderci più confidenti con la nostra bella lingua italiana (nell’anno dei festeggiamenti danteschi) e più originali nell’espressione, pur dichiarando che tra chi è basso e chi è alto di statura non v’è differenza etica, giuridica o estetica (pulchrum est quod visum placet).
E parliamo anche dello pneumatico, e ascoltiamo le osservazioni di tutti, dicendo di nuovo che era il pneuma dello pneumatico che ci attraeva (oltre che la sua bella forma nera su sfondo giallo), volevamo che si indovinasse, tra il percepito e il sentire, il respiro, il soffio vitale, l’invito a darci maggiore respiro, orsù, respiriamo!
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