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Ripartenza, resistenza, reazione: con quante parole vogliamo esprimere quella speranza di riuscire a intrecciare coraggio e volontà, intelligenza e buona sorte sufficienti per rinnovare la vita, che in questi ultimi mesi ci è apparsa minacciata e fragile più di sempre? E pordenonelegge, per una volta ancora, non si sottrae, cerca un motivo che leghi la sua più semplice vocazione – parlare di libri con i loro autori – a quel valore di condivisione che nel corso degli anni ha costruito con i lettori e, si permetta, i cittadini. Una spiga di grano, quindi, una parola: rigenerazione. Il seme genera, rigenerando se stesso, un vettore simbolico importante. Ma anche un segno che riferisce alla realtà, alla nostra appartenenza alla terra, al cibo, alla solidarietà necessaria tra chi nel segno del grano si riconosce, nell’immagine viva, bella, umana – che cosa c’è di più umano del pane? – che una spiga di grano evoca. E quale segno più evocativo di questo per portarci dentro la terribile realtà della guerra, di un popolo aggredito, l’Ucraina, nel cuore dell’Europa. Questa spiga, per milioni di spighe che resistono e crescono nonostante il frastuono delle bombe e chiedono, fiduciose, di sfamare il mondo dei più poveri.
I momenti più belli dell'edizione 2022
Per chi sente già la nostalgia e vuole rivivere quei giorni magici… per chi non ha potuto essere con noi… per chi il prossimo anno non mancherà per nulla al mondo…
ecco la meravigliosa cartolina della 23^ edizione di pordenonelegge!
Immagini di Francesco Guazzoni, Alessandro Pasian, Pavanello Matteo