Naike Agata La Biunda
Accogliere i tempi ascoltando
Collana Gialla edita da LietoColle e Fondazione pordenonelegge.it
È nel titolo che l’autrice compie un atto di maturità oltre la propria stagione, con l’evocazione di un comportamento atipico nella gioventù che la distingue: “accogliere in virtù di un ascolto”, che Naike dichiara e che - peraltro - professa nel proprio percorso, con una vicinanza all’estremo che le consente di scrivere “in contiguità” Continua a stare sul divano e / consuma il pranzo, se pranza / consuma la cena, se cena / si consuma. // Quanti anni s’affannano per umiliare / la tua bellezza, ma non cedere / al tempo perché non c’è decadenza: // tu, promessa al paradiso. Nelle poesie del dolore e del distacco l’autrice mostra la consapevolezza dell’ineluttabilità degli addii futuri, ma lo fa con proprietà e disincanto, riconoscendo la fragilità di chi va quanto di chi resta.
La Biunda sa essere anche sacrale, quando scrive: Sei la massa scelta per assomigliarmi / coi segni raccolti in una vita / ma non mi sei / e per questo torto naturale ti abbandono / e ti accolgo ad ogni pasto / nella nostra comunione.