Luisa Pianzola
Il punto di vista della cassiera
Antologia della Collana Gialla Oro
La cassiera di Luisa Pianzola (…) è un’idea ancestrale, una santa/ per
consumatori smarriti, una dea vergata di fresco (…). Ogni componimento
dell’opera ha a che fare con un’interpretazione dell’umanità che
trova sintesi nel verso detto, perché le torri d’osservazione
dell’autrice sembrano essere situate simbolicamente in alcune tra le
città invisibili calviniane con la “Z”: la Zaira delle “misure del suo
spazio e gli avvenimenti del suo passato”, la Zirma che “si ripete
perché qualcosa arrivi a fissarsi nella mente”, la Zora ove “il segreto
è il modo in cui la vista scorre su figure che si succedono come in
una partitura musicale”. Il punto di vista della cassiera, dunque, va ben
oltre l’apparente semplificazione del titolo, per situarsi in un ampio
spazio interpretativo degli incontri e delle relazioni, spazio che ha a
che fare con la profondità e l’altezza del tempo di ciascuno, perché
ineluttabilmente il passaggio alla cassa – il pagamento del conto – è
affare di tutti.