pordenonelegge 2024: biblioteca del mondo!
Pordenonelegge, biblioteca del mondo: La 25^ edizione del festival, che giunge a conclusione in queste ore, verrà ricordata come un anniversario da incorniciare. Un venticinquesimo compleanno che ha proiettato la Festa dei libri e della libertà - da quest’anno così denominata - nel cuore della attualità internazionale del nostro tempo, attraverso un programma caleidoscopico di eventi e incontri che fanno del rispetto del pensiero plurale un presupposto irrinunciabile. Non solo: in queste cinque giornate memorabili dell’edizione del quarto di secolo di pordenonelegge, il pubblico della Festa del libro è stato proiettato in un immaginario senza confini di libri custoditi nelle biblioteche del mondo, grazie al progetto di video mapping che ci ha fatto viaggiare da New York a Praga, da Dublino a Ottawa e Washington, e ci ha permesso, con proiezioni sulle facciate dei palazzi del centro storico e sul centralissimo Teatro Verdi, di entrare idealmente nei templi dei libri semplicemente accedendo alle sedi di incontro del festival.
Il Presidente di Fondazione Pordenonelegge.it Michelangelo Agrusti e il direttore artistico Gian Mario Villalta hanno tracciato nella mattinata di oggi – domenica 22 settembre - il primo bilancio della 25^ edizione, partita lo scorso giugno da Praga: ricordando innanzitutto che la Festa del libro è anche e sempre festa di libertà, ed esprime il valore della cultura contro le censure e le dittature. Come ha voluto sottolineare anche il Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella attraverso il messaggio inviato al festival nella giornata inaugurale: «Pordenonelegge Festa del libro e della libertà ricorda già nella denominazione come la lettura sia fortemente connessa con la nostra libertà – ha spiegato il Presidente Mattarella - e come questa libertà sia tale solo se include quella degli altri, con il merito di stimolare il confronto non soltanto sui temi più strettamente legati alla letteratura, ma anche sulle tematiche più vicine all’attualità». «Il popolo dei libri, che ci ha raggiunto da tante latitudini italiane e non solo, è stato coinvolto in una vera ‘festa’, inclusiva e accessibile a tutti – ha spiegato il presidente di Fondazione Pordenonelegge.it Michelangelo Agrusti - Questo il presupposto della nostra manifestazione che guarda agli anziani come a ‘libri viventi’, ai nuovi italiani e alla locale comunità ghanese come a una importante occasione per dimostrare che l’integrazione è possibile attivando gli strumenti ottimali di formazione professionale per chi ci raggiunge in Italia, e che il turnover generazionale del pubblico non è un modo di dire: migliaia di giovani hanno seguito, sin dall’evento inaugurale, gli incontri di pordenonelegge 2024: dimostrando che la staffetta fra chi era bambino nei primi anni Duemila e chi siede in platea ai nostri incontri è in pieno corso. Questa edizione, quindi, è andata largamente oltre ogni nostra più fantasiosa aspettativa: si è ripetuta la magia di un incontro di popolo attorno ai libri, con eventi andati sistematicamente sold-out e con file infinite dei non prenotati che speravano di poter ascoltare anche autori meno conosciuti dal grande pubblico. E in un’edizione straordinaria, suggellata da un numero di presenze visibilmente superiore alla felicissima edizione 2023 e che si è conclusa con la partecipazione anche della vincitrice del Premio Campiello Federica Manzon (all’indomani del conferimento), il festival registra anche le prime stime sui dati delle vendite dei libri, che sono in ulteriore aumento rispetto ai 20mila della passata edizione: il seme della lettura, piantato nelle prime edizioni di pordenonelegge, è germogliato e offre oggi i suoi frutti, Pordenone è una città di grandi lettori, il luogo dove le librerie aprono, nel tempo, invece di chiudere».
Pordenonelegge 2024 ha ospitato oltre 600 autrici e autori italiani e internazionali, per 340 incontri in 43 sedi, con eventi sistematicamente sold out, anticipati da code lunghissime. «Stare “sull’uscio della storia” – ha osservato ancora il Presidente Agrusti – significa offrire sguardi e occasioni di approfondimento sul nostro tempo, da molte stagioni il filo rosso di pordenonelegge, che si apre a Praga, con una anteprima nel cuore dell’Europa. E l’attenzione all’attualità è resa evidente dall’ospitalità di autrici e autori come l’israeliano Eshkol Nevo, l’iraniana Azar Nafisi, il frances Bernard-Henri Lévy, l’ucraino-statunitense Sasha Vasilyuk, accanto a nomi di riferimento planetario come Richard Ford e Fernando Aramburu, in un’edizione inaugurata dalla lezione di SE il Cardinale Gianfranco Ravasi sui temi di “Creazione ed ecologia”.
Grande soddisfazione anche da parte del direttore artistico del festival, Gian Mario Villata, affiancato dai curatori Alberto Garlini e Valentina Gasparet, in un team che sin dalla prima edizione 2000 vede alla guida della macchina organizzativa del festival la direttrice di Fondazione Pordenonelegge.it Michela Zin. «Pordenone è una città-festival con caratteristiche peculiari e uniche nel panorama nazionale – ha spiegato Gian Mario Villalta - È il frutto di una rete di amicizia, di fiducia, di relazioni costruite negli anni e per questo sono grato anche ad Alberto Garlini e Valentina Gasparet. In questa che consideriamo la prima vera edizione post covid, abbiamo visto quanto sia bello fare piazza, quanto ogni incontro sui libri sia un dialogo che si moltiplica nella vicinanza di tante persone e in un sistema studiato ragionato che Michela Zin guida con autorevolezza. A testimoniare il successo di pordenonelegge, e il crescendo di questa edizione. sono tanti riscontri concreti, primi fra tutti quelli che arrivano dai treni, dagli alberghi, dai pubblici esercizi sempre sold out».
La 26^ edizione di pordenonelegge è già in programma dal 17 al 21 settembre 2025: ma gli incontri con i libri, gli autori e le autrici proseguono per tutto l’anno. dal Primo ottobre al 27 novembre sono in arrivo con il cartellone autunnale di Fuori_città molte novità editoriali e tanti protagonisti nei centri di San Vito al Tagliamento, Prata di Pordenone, Spilimbergo Azzano Decimo, Maniago, Cordenons, Sacile, Brugnera, Casarsa della Delizia, San Quirino. E in vista del 2025 tante le progettualità in cantiere, legate anche a prestigiose collaborazioni, prima fra tutte quella con il Salone del libro di Torino che ha rinnovato e rafforzato le sue basi con l’incontro dei giorni scorsi al festival, al quale hanno preso parte il presidente del Salone del Libro di Torino Sergio Viale e il direttore Marco Pautasso..
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