"I poeti di vent'anni": i finalisti 2021
Dimitri Milleri con Sistemi (Interno Poesia), Silvia Righi con Demi-monde (NEM) e Riccardo Socci con Lo stato della materia (Arcipelago itaca): sono i tre finalisti della terza edizione de I poeti di vent’anni. Premio Pordenonelegge Poesia.
Dedicato ai poeti nati dal primo gennaio 1991 al 31 dicembre 2000, pordenonelegge.it rinnova con questo premio una forte attenzione per la poesia, che nel tempo ha saputo sia porre questioni sull’orizzonte di un genere che muta pelle tra le generazioni, sia coinvolgere chi scrive e legge poesia in iniziative di rilievo. La cerimonia di proclamazione e premiazione in occasione della 22^ edizione di pordenonelegge - Festa del Libro con gli Autori, in programma dal 15 al 19 settembre.
Sistemi di Dimitri Milleri (Interno poesia) stravolge la soglia dell’agire cosciente nell’ambiente, come è annunciato già in una delle epigrafi, in cui è citata la cognizione incarnata dei cognitivisti Varela, Thompson e Rosh.
Colpisce il suo scomporre la percezione per cogliere la liquidità della vita e le “corrispondenze” dei contrapposti attraverso ripetizioni, neologismi, antinomie, rimandi intertestuali. Diviso in tre sezioni (Detentivi, Complessi e Chiusi), l’opera indaga dapprima i sistemi detentivi del soggetto, ad esempio “il panico, lo sgomento”, facendo scivolare per osmosi i fenomeni nelle intuizioni analogiche e visionarie. Sono poi rappresentate le esplosive dinamiche familiari e interpersonali in un teatro dinamico, con reticenze e sottrazioni, e infine le figure, i cui confini si scontornano.
Il Demi-monde di Silvia Righi (NEM) è un non luogo sospeso tra i mondi possibili che ciascuno abita nel suo agire; è “l’occhio che si spalanca mentre il sogno è ancora in corso”. Per questo esso ha a che fare con la metamorfosi e il transito tra la dimensione della fiaba e della realtà, tra incompiutezza e desiderio di compiersi nel fondersi dei corpi, il cui rovescio è tuttavia la violenza e una rinnovata solitudine, per l’impossibilità di colmare la malinconia dei generi e delle forme.
Anche la forma dei testi segue il transitare tra inciampi e slittamenti, fino alla sezione finale di ibride prose poetiche. “Plurimi sono gli uno”, dice l’autrice, rivelando che il nostro esistere molteplice è incompiuto e cangiante, malgrado avvertiamo, nel suo libro, l’insistente presenza di un io che più si dice più si riversa nell’ibrido mutarsi.
Ne Lo stato della materia di Riccardo Socci (Arcipelago Itaca) si sovrappongono scene quotidiane e affettive a dettagli microbiologici, grumi cellulari, particelle quantiche, elementi astrali e naturali.
La materia vivente e quella inorganica sono tenute insieme dal percepire indeterminato e dal lessico scientifico (desunto dalla fisica molecolare, dalla geologia, dall’astronomia e dalla biologia) frammisto a asciutte tonalità liriche, che mostrano un soggetto inteso nella sua corporeità o, spesso, inteso solo come pronome osservato dall’ambiente. Accettare di essere materia, sapere che ogni cosa risulta da aggregazioni casuali di cui non riusciamo a vedere l’inizio, è per Socci il manifestarsi dell’immortalità, alla quale partecipa anche l’essere umano.
I finalisti sono stati scelti dalla giuria, composta da Roberto Cescon, Azzurra D’Agostino, Tommaso Di Dio, Massimo Gezzi e Franca Mancinelli. Alla selezione 2021 hanno partecipato anche Giuseppe Andrea Liberti, Gerardo Masuccio, Lorenzo Mele, Elisa Nanini, Francesco Ottonello, Giorgio Papitto e Gregorio Tenti.
Il Premio Pordenonelegge Poesia è promosso da Fondazione Pordenonelegge.it in collaborazione con Camera di Commercio di Pordenone-Udine, Crédit Agricole FriulAdria, Teatro Comunale Giuseppe Verdi Pordenone e Best Western Plus Park Hotel Pordenone.
Vincitore della seconda edizione del Premio era stato Riccardo Canaletti con Sponde (Arcipelago Itaca, 2019).
NOTIZIE CORRELATE