martedìpoesia 5 novembre 2024
Proseguono i martedìpoesia, gli incontri tematici promossi da Fondazione Pordenonelegge.it e curati da Roberto Cescon – che da sempre affianca la Fondazione per la sezione poesia – con Alessandro Canzian di Samuele Editore, con la formula “Il poeta interrogato”, in cui l’autore viene sollecitato sulle forme e le ragioni della sua poesia per animare un dialogo prezioso con il pubblico. Martedì 5 novembre alle 18 a Palazzo Badini, a essere “interrogato” sarà Paolo Febbraro: critico militante (in particolare sulle pagine culturali del «Sole 24 Ore» e per la rivista «L’età del ferro»), attento all’evolversi della produzione letteraria non solo italiana, definisce il suo ideale estetico e anche etico, con espressione ossimorica, “una grazia difficile”. La sua poesia nasce nel confronto tra la lingua nella sua stratificazione storica e il poeta che la adatta ritmicamente all’esperienza concreta.
L’incontro sarà presentato da Maria Luisa Calabretto ed è promosso dalla Pordenone Poesia Community, un gruppo di appassionati di poesia che da anni è attivo nel territorio con iniziative di vario genere legate all’esperienza della poesia. Secondo Ilaria Pacelli, presidente della Community, uno dei nodi dell’incontro sarà riflettere se possiamo ancora riconoscere nella scrittura poetica la funzione indicata da Kaspar Hauser, la cui “vicenda suggerisce che la poesia è allo stesso tempo una lingua naturale e un caso psichiatrico, che nel mondo essa soccombe, ma che proprio per questo essa ci induce al suo salvataggio”. “Come recuperare”, si chiede la Community, “la solidarietà tra la cultura e la poesia? Come ricucire il legame tra lingua e parola poetica? Forse anche recuperando una esperienza collettiva del fare poesia?”.
A seguire leggeranno i loro versi Francesca Callegari e Barbara Floreancig.
L’incontro è a entrata libera, fino a esaurimento posti. È suggerita la prenotazione iscrivendosi attraverso il sito pordenonelegge.it (cliccando alla voce mypnlegge). Info: Tel. 0434.1573100 mail [email protected].
Paolo Febbraro ha esordito nel 1993 nel Quaderno di Marcos y Marcos curato da Franco Buffoni con la breve silloge Disse la voce. Nel 2003 ha pubblicato Il diario di Kaspar Hauser, singolare opera in versi e in prosa ispirata al celebre trovatello tedesco dell’Ottocento. Si tratta dell’avvio di una riflessione poetica e critica sulla figura letteraria dell’idiota e del sapiente incompreso che porterà Febbraro a strutturare un ampio percorso culminato nel saggio L’idiota. Una storia letteraria (2011). Le figure “specchianti” di Don Quijote e di Socrate, del principe Myškin e di Perelà, sembrano dirci che “esiste un modo radicale per non farsi ingannare dalle menzogne dell’apparenza: non capirle”. Come traduttore Febbraro ha curato le versioni italiane delle poesie di Edward Thomas, Michael Longley, Geoffrey Brock. Con il volume poetico Il bene materiale (2008), intanto, ha raggiunto pienezza espressiva e cospicuità di visione, prefigurando nella breve silloge Deposizione (2010) una nuova stagione della sua poesia. Già autore di cinque antologie poetiche, nel 2022 ha pubblicato per la casa editrice Elliot la raccolta antologica Come sempre. Scelta di poesie 1992-2022. Dal 1995 ha collaborato all’Annuario di Poesia fondato da Giorgio Manacorda, che ha curato dal 2006 al 2012. Dirige per l’Asociación Zibaldone di Valencia una collana di poesia italiana contemporanea in traduzione spagnola.
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