pordenonelegge 2024: Fuoricittà_Autunno a San Quirino con Matteo Bussola
Giunge a conclusione Fuoricittà_Autunno di pordenonelegge, un cartellone di incontri diffusi sul territorio con protagonisti grandi nomi della letteratura e della saggistica nazionale. Protagonista il maestro dello storytelling dei sentimenti e del racconto intergenerazionale, lo scrittore Matteo Bussola, che incontrerà il pubblico mercoledì 27 novembre, al Centro di Documentazione e Catalogazione dei Magredi di San Quirino (ore 20.45). La neve in fondo al mare (Einaudi, 2024) è il titolo dell’ultimo romanzo di Bussola, che sfoglieremo nella conversazione guidata da Valentina Gasparet.
L’incontro, promosso da Fondazione Pordenonelegge.it con l’Amministrazione comunale di San Quirino, è come sempre accessibile con ingresso gratuito, suggerita la prenotazione iscrivendosi attraverso il proprio account mypnlegge sul sito www.pordenonelegge.it. Info: 0434.1573100 mail [email protected]
Attraverso un padre e un figlio, in un reparto di neuropsichiatria infantile, attraverso altre madri e altri padri spaesati che condividono la stessa ferita e un pugno di personaggi strazianti e bellissimi, l’autore racconta una storia toccante, piena di grazia. Un nodo del nostro tempo, la fragilità adolescenziale, e ci ricorda che ogni essere umano è un mistero, anche quando siamo noi ad averlo generato. Ma l'amore porta sempre con sé una rinascita. Un padre e un figlio, dentro una stanza. L’uno di fronte all’altro, come mai sono stati. Ciascuno lo specchio dell’altro. Loro due, insieme, in un reparto dove ci sono altri genitori, altri figli, adolescenti che rifiutano il cibo o che si fanno del male, che vivono l’estenuante fatica di crescere, dentro famiglie incapaci di dare un nome al loro tormento.
La neve in fondo al mare è un paradosso: si trova in un posto dove non dovrebbe essere nel romanzo di Bussola simboleggia la fragilità di questa generazione di adolescenti, la loro profonda tristezza. Come la neve, che quando cade non fa rumore, e in fondo al mare perché non la vedi neppure. Questo è quello che è accaduto a un’intera generazione di ragazzi dopo la pandemia, giovani che hanno iniziato a tagliarsi, a bruciarsi, ad avere problematiche alimentari e in alcuni casi anche a tentare il suicidio. Ma al contempo la neve in fondo al mare rappresenta anche lo spavento dei loro genitori, che si sono trovati provi di strumenti a fronteggiare questa “epidemia psichiatrica” che per dimensioni, per numeri e per qualità non ha precedenti nella storia recente.
Il cartellone Fuoricittà_Autunno, che per due mesi ha toccato i comuni di Azzano Decimo, Brugnera, Casarsa della Delizia, Cordenons, Maniago, Sacile, San Quirino, San Vito al Tagliamento, Spilimbergo e Prata di Pordenone, è un’iniziativa di Fondazione Pordenonelegge.it in sinergia con le Amministrazioni comunali, ed è curato dal direttore artistico Gian Mario Villalta e dai curatori Alberto Garlini e Valentina Gasparet.
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