pordenonelegge, luogo della poesia
«La poesia non comunica, la poesia fa accadere: a volte solo qualcosa di sottile e evanescente, ma accade. Ed è come se in parte scoprissimo chi siamo veramente, in un legame con il mondo e con gli altri, che sta dentro l’appartenenza a quanto è più propriamente umano: una lingua». Nelle parole di Gian Mario Villalta, poeta scrittore e direttore artistico di pordenonelegge, l’urgenza della poesia diventa circostanza tangibile, evento. Ecco perché da sempre pordenonelegge è anche la casa della poesia e, dal 14 al 18 settembre in occasione della 23^ edizione, si rinnoverà la magia di un festival nel festival, probabilmente il più vasto in Italia dedicato alla poesia, con un centinaio di voci italiane e internazionali e tante novità in vista. Da questa vocazione nasce quest’anno per iniziativa di Fondazione Pordenonelegge un’ulteriore sfida, quella di un luogo permanente di incontro e confronto, lo spazio web pordenoneleggepoesia.it che sarà online dal 16 agosto: del tutto autonomo rispetto al sito della Festa del Libro ma ovviamente ad esso linkato, sarà un luogo di ascolto e attenzione al fare poetico nel segno del «dialogo» come orizzonte. Fra le diverse ‘finestre’ tematiche, Dialoghi sarà infatti l’area in cui gli autori entrano nelle loro opere e le raccontano, convocando l’esistenza di ciascuno. Letture, permetterà di riflettere sulle forme e sui temi dei nuovi libri di poesia, e su questioni che attraversano il campo poetico e il sentire del nostro tempo. Nuovo sentire si focalizzerà suò rapporto tra percezione e forme poetiche, con l’attenzione alla dimensione biologica e neurocognitiva dell’essere umano. I ciànt la mé vôs: inviterà i poeti friulani a riflettere sull’eredità della poesia di Pasolini nel proprio lavoro, in particolare sul suono che si fa parola. A coordinare il progetto di pordenoneleggepoesia.it saranno i poeti Roberto Cescon, Alessandro Canzian, Matteo Bianchi Azzurra D’Agostino, Tommaso Di Dio, Massimo Gezzi, Franca Mancinelli, Carlo Selan.
Dal 14 al 18 settembre, in occasione della Festa del Libro, spazio ancora una volta a pordenonelegge Poesia, il festival nel festival di Fondazione Pordenonelegge, quest’anno illuminato da grandi voci italiane e straniere. In campo un centinaio di poeti da tutta Italia e dal mondo per dare conto dello scenario poetico dell’anno in corso, con grande attenzione ai giovani e più di 30 incontri, novità e discussioni sul mondo poetico, la Libreria della poesia con oltre 3mila titoli inclusi gli “introvabili” e dove saranno esposte le sei acqueforti di Ernesto Treccani dedicate a The waste land, capaci di armonizzare parola e segno grafico con rara potenza impressiva. Molti poeti stranieri saranno a pordenonelegge: a cominciare dal Premio Pulitzer Poesia 2020, l’istrionico performer Jericho Brown, poeta e accademico, straordinario interprete dei suoi componimenti: domenica 18 settembre sprigionerà sul palcoscenico di pordenonelegge tutto il suo carisma di nativo della Louisiana, presentando per la prima volta in Italia The Tradition (Donzelli), la raccolta tradotta da Antonella Francini. L’incontro vedrà la partecipazione al Ridotto del Teatro Verdi della autrice e editrice Elisa Donzelli. E pordenonelegge sarà sede della presentazione, in anteprima, dell’antologia pubblicata da Mondadori Poeti d’Ucraina, in libreria dal 13 settembre, a cura di Alessandro Achilli e Yarina Grusha Possamai. All’incontro saranno presenti le autrici Iya Kiva e Halyna Kruk. Sarà l’occasione per approfondire le nuove generazioni di poeti ucraini a partire da una premessa: nella cultura ucraina moderna, dalla metà dell’Ottocento a oggi, la poesia ha sempre giocato un ruolo simbolico molto forte e continua a essere vissuta come uno strumento in grado di dare una voce agli ucraini. Il volume parte da Vasyl’ Stus, e dalla rinascita della poesia ucraina dopo i decenni bui dello stalinismo, attraversa la poesia alternativa dell’età tardo-sovietica, e approda alla complessa cultura degli anni Ottanta, alla lunga ricostruzione dei due decenni a cavallo del secolo e del millennio, fino alla svolta del 2014, per concludere con un accenno alla produzione poetica ispirata dall’allargamento della guerra a tutto il Paese dopo il 24 febbraio 2022. Ancora a pordenonelegge Poesia ci sarà il palestinese Najwan Darwish, una delle voci più rilevanti del panorama poetico arabo moderno, che presenterà il suo primo libro (tradotto in italiano da Simone Sibilio per le edizioni de Il Ponte del Sale), che sta raccogliendo riconoscimenti in tutto il mondo. Nei suoi testi si avverte l’urlo di un’umanità disintegrata e oppressa tra l’eco delle esplosioni di Gaza ai checkpoint in Cisgiordania. Asha Lul Mohamud Yusuf, figura di spicco della diaspora somala, si è affermata con grande rapidità sulla scena internazionale per la sua abilità nell’infondere nel fresco mondo d’immagini della sua poesia i vividi dettagli della realtà: sarà presente nel pomeriggio di venerdì 16 a Palazzo Montereale Mantica. Sabato 17 settembre 2022 la poetessa e drammaturga scozzese Liz Lochhead presenterà Una scelta (titolo originale: A choosing), un’antologia che raccoglie i testi composti in un arco temporale di quasi quarant’anni, i quali mostrano le profonde disuguaglianze del sistema patriarcale scozzese e la volontà di far rivivere le tradizioni secolari e soprattutto lo Scots, lo storico idioma nazionale. All’incontro, parteciperanno Valerio Cuccaroni, Lello Voce e Marco Fazzini, per un incontro che avrà il sapore della performance. Sempre sabato il francese Martin Rueff presenterà Verticale ponte (I poeti sconfinati), in cui la vertigine del passato poetico si corrisponde con l’urgenza del presente. Nel centenario di The waste land di Eliot, verrà data lettura integrale dell’opera (con Roberto Cescon, Bernardo De Luca, Sebastiano Gatto, Rossella Pretto) nella traduzione di Elio Chinol con le opere di Ernesto Treccani, ripubblicata di recente da Interno Poesia a cura di Rossella Pretto.
Fra le voci italiane: verrà celebrato Milo De Angelis, vincitore della seconda edizione del Premio Umberto Saba Poesia, voluto dalla Regione Friuli Venezia Giulia e dal Comune di Trieste e Lets Letteratura Trieste in collaborazione con Fondazione Pordenonelegge. Milo De Angelis, vincitore del premio con Linea intera, linea spezzata, presenterà per l’occasione la sua nuova traduzione del “De Rerum Natura” del poeta latino Lucrezio: un corpo a corpo con la potenza e l’enigma dei versi di un grande classico del pensiero, oltre che della letteratura.
Sonia Bergamasco, attrice notissima e sensibile interprete della parola poetica, parlerà del suo libro di poesie Il quaderno, in cui s’immerge in un mondo dove le cose si rivelano a lampi e l’astrazione delle immagini scandaglia la vita interiore, mentre scorre la musica della vita quotidiana. Mario Santagostini parlerà del suo recente Il libro della lettera arrivata e mai partita, anomala “autobiografia ipotetica” in versi, dove chi racconta incrocia la storia della propria vita con quella di altre vite, passate e reali o solamente possibili. Fabio Pusterla, con il nuovo libro Tremalume in uscita per Marcos Y Marcos, scioglie nodi dolorosi, e affonda nelle sue radici poetiche più profonde per rilanciare una lingua, un respiro. Tremalume come “un neologismo in cui il tremore, la minaccia e la preoccupazione non eliminano affatto la piccola sopravvivenza di un lume, di una minima luce a cui affidarsi”. Marco Balzano e Paolo Maccari dialogheranno sui loro ultimi libri di poesia, Nature umane e Quaderno delle presenze: due scritture poetiche fatte di dettagli materici, ritratti e autoritratti, per restituirci le presenze che segnano la vita di ciascuno. Anche Marco Corsi, Maurizio Cucchi e Mary Barbara Tolusso parleranno delle loro recenti raccolte, Appunti per un incendio dell’occhi, Nel vasto territorio tossico e Apolide. Laura Pugno discuterà insieme a Claudio Lagomarsini della sua traduzione dei poeti provenzali, nel segno di un desiderio inafferrabile, che pare mantenere un segreto, forse quello della stessa parola poetica. Simone Burratti, Emanuele Franceschetti e Francesco Ottonello presenteranno il XVI Quaderno di Poesia contemporanea, un progetto editoriale, pensato da Franco Buffoni, ormai di consolidato interesse nel panorama poetico degli ultimi decenni. Giovanni Turra presenterà le ultime uscite della collana A27: Bernardo De Luca e Mariagiorgia Ulbar. Saranno protagonisti di diversi momenti di lettura i nuovi libri di poesia di: Alessandro Bellasio, Daniele Barbieri, Maria Borio, Francesco Brancati, Lucia Brandoli, Valerio Cuccaroni, Tommaso Di Dio, Massimo Gezzi, Maddalena Lotter, Stefano Raimondi, Marilena Renda, Christian Sinicco, Francesco Targhetta, Italo Testa e Michele Zaffarano. Antonella Anedda e Umberto Fiori dialogheranno sui loro notevoli saggi Le piante di Darwin e i topi di Leopardi e Il metro di Caino. Isabella Leardini presenterà due voci della nuova collana di saggi Vallecchi: ancora Milo De Angelis insieme a Giuseppe Conte, che parleranno dei loro lavori sul ritorno come atto conoscitivo, viaggio agli inferi, mutamento e ritrovamento di sé, e sulla visione, che fin dall’antichità unisce immaginario e sguardo sul mondo. Daniele Barbieri, Maria Borio, Roberto Cescon presenteranno il nuovo numero della rivista “Nuovi argomenti”. Augusto Pivanti, poeta e curatore di poesia, dialogherà con Danilo Massi, fotografo e regista, intorno alla relazione tra parola poetica e immagine d’autore. Si presenterà “Esordi”, un ebook che raccoglie le sillogi di tre autrici inedite - Giuliana Pala, Beatrice Restelli e Arjeta Vucaj - scelte dal comitato di lettura composto da Roberto Cescon, Azzurra D’Agostino, Tommaso Di Dio, Massimo Gezzi e Franca Mancinelli.
Ancora, ci sarà la quarta edizione de I poeti di vent’anni. Premio Pordenonelegge Poesia, promosso da Fondazione Pordenonelegge in collaborazione con Camera di Commercio di Pordenone - Udine, Crédit Agricole FriulAdria, Teatro Comunale Giuseppe Verdi Pordenone e Best Western Plus Park Hotel Pordenone, e con il quale si rinnova un’attenzione già consolidata per la poesia delle nuove generazioni. Il vincitore verrà proclamato nel gran finale del festival, domenica 18 settembre alle 21, tra i tre finalisti: Marilina Ciaco con Ghost track, Giorgiomaria Cornelio con La consegna delle braci e Riccardo Frolloni con Corpo striato.
Non poteva mancare a pordenonelegge l’attenzione per la poesia nelle lingue minori, con la presenza del rinnovato Premio Giuseppe Malattia della Vallata e del Premio Pierluigi Cappello con l’annuncio dei vincitori dell’edizione 2022, insieme a Aldo Colonnello, Fabio Franzin, Valentina Gasparet, Roberto Malattia, Maurizio Salvador e Giacomo Vit.
E prosegue la collaborazione con Cinemazero per la proiezione dei documentari di poesia a pordenonelegge: quest’anno saranno quattro lavori, a cominciare da Logos Zanzotto di Denis Brotto, che ripercorre l’opera del grande poeta, restituendo soprattutto la sua voce, il suo logos capace come nessun altro di definire il paesaggio. Saranno inoltre proposti Appunti per un’Orestiade africana di Pier Paolo Pasolini, con un intervento musicale di Pasquale Innarella e il coordinamento di Flavio Massarutto, Mondonuovo di Davide Ferrario, nel quale Gianni Celati - poeta, romanziere e intellettuale eterodosso e appartato - vaga tra ferrarese, reggiano e modenese tra ricordi e considerazioni di ogni tipo; e infine Pasolini 11#22, gli undici video realizzati da Fondazione Pordenonelegge per il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Nel centenario della nascita di Pasolini, una panoramica di undici significative giovani voci della poesia italiana in ascolto del mito e della poesia dei loro luoghi.
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