Scuola di scrittura
La Fondazione
Agenzia Culturale

pordenonescrive 2023

16 dicembre 2022

Ai nastri di partenza pordenonescrive, la Scuola di Scrittura promossa da Fondazione Pordenonelegge che, nelle prime settimane del 2023, propone la sua 14^ edizione: “Come in un romanzo” sarà filo rosso di un programma intensivo di lezioni in calendario dal 7 febbraio al 7 marzo 2023, con 18 ore di lezione su piattaforma digitale (dalle 18.30 alle 20.30), come sempre articolate fra lezioni frontali e laboratori, per uno sguardo a tutto tondo sulle questioni che investono l’ideazione e la scrittura delle storie.

Prestigiosa la squadra dei docenti di pordenonescrive, perché accanto agli scrittori Alberto Garlini, curatore della scuola e di pordenonelegge, e Gian Mario Villalta, direttore artistico di pordenonelegge, ci sarà l’ultimo vincitore Premio Strega Mario Desiati, e le autrici Viola Ardone e Rosella Postorino, Premio Campiello 2018.

Tutte le lezioni svolgeranno su piattaforma zoom: un accesso digitale che favorisce la partecipazione di allievi da qualsiasi latitudine, in una fascia oraria accessibile perché individuata a fine giornata per ciascuna sessione didattica, dalle 18.30 alle 20.30.

La 14^ edizione di pordenonescrive proseguirà dunque online l'esperienza delle precedenti, concluse con grande successo sia di adesioni che di gradimento: ci si vedrà su piattaforma zoom, «ma – spiega il curatore Alberto Garlini - saranno favorite le interazioni fra docenti e corsisti attraverso molti laboratori, per un vero e proprio corpo a corpo con gli elaborati dei partecipanti, che verranno letti e analizzati durante le lezioni dai docenti (con la collaborazione di tutta l’aula). Le cinque lezioni frontali affronteranno le questioni base che uno scrittore si trova ad affrontare nella creazione di un romanzo: le strutture narrative, lo stile, la presentazione del personaggio, la voce narrante e la scrittura del desiderio; a cui seguiranno, a distanza di una settimana, quattro laboratori sugli stessi temi, stimolati da un esercizio assegnato durante la lezione frontale».

Obiettivo concreto della scuola è quello di dare ai corsisi gli strumenti per impostare un romanzo, almeno nei suoi movimenti principali, e approfondire la riflessione sulla propria “voce”: sarà data ai partecipanti la possibilità di avvicinarsi al proprio personale spazio narrativo affrontando passaggi e problemi concreti, e l’opportunità di risolverli attraverso esercizi pratici, a volte utilmente “provocatori”. Viola Ardone nella sua lezione tratterà una delle difficoltà maggiori per chi vuole raccontare una storia: trovare la voce con cui narrarla, e quindi il particolare tono emotivo, o sguardo sul mondo, che si manterrà per tutto il romanzo. L’io narrativo è come una luce che si pone sulle cose, e che a seconda del suo colore, della sua forza e della sua nettezza, ci può permettere di vedere alcune cose, di perderne altre ma soprattutto di percepire il calore unico della storia che si svolge davanti ai nostri occhi. Alberto Garlini si occuperà invece di strutture narrative, cioè di come si può sviluppare una storia, calibrando il conflitto fino alla soluzione finale: le scelte strutturali tradiscono spesso la visione ideologica dell’autore, e interi generi possono portare a una visione forzata. Madame Bovary, Anna Karenina, Gregor Samsa: i personaggi non solo vivono nella struttura profonda del romanzo, ma determinano la partecipazione emotiva di chi legge, la sincerità dell’autore, le possibilità simboliche di un intero periodo storico. Rosella Postorino, partendo dal suo laboratorio di scrittura, ci racconterà come sono nati i suoi indimenticabili personaggi, che problemi ha dovuto risolvere perché fossero coerenti, come ha lasciato loro margini di scelta, e come, magari, sono riusciti a stupirla. Attraverso il suo esempio ci porterà dentro uno dei misteri più fecondi della scrittura, quello dell’insondabile rapporto fra creatore e creatura, fra scrittore e personaggio. Gian Mario Villalta ci parlerà del grande corpo a corpo dello scrittore con la scrittura: un lavoro che si dispiega nella singola pagina, nella singola frase, alla ricerca della formula più efficace per dire quel che si vuole dire, e cioè per trovare nelle parole la posizione che la voce narrante assume nei confronti della storia, e di conseguenza della realtà. Dunque, come una voce o uno sguardo possano diventare stile nella scrittura. E l’ultimo vincitore del Premio Strega, Mario Desiati, partendo proprio dal suo ultimo romanzo, “Spatriati” (Einaudi), offrirà un incontro su come uno scrittore si possa avvicinare a uno dei nuclei caldi della materia narrativa contemporanea: il desiderio. Il desiderio è anche il movente stesso della scrittura, genera il bisogno, per l’autore, di essere nella parola e di esprimersi nella pagina.

Info: Tel. 0434.1573100 mail [email protected]

Quota di adesione: € 250,00.

Iscrizioni entro lunedì 30 gennaio cliccando qui e provvedendo ad accedere alla propria area riservata o a registrarsi.

 

PROGRAMMA

Martedì 7 febbraio
L'io narrante. Come trovare la voce per raccontare una storia
Lezione di Viola Ardone

Giovedì 9 febbraio
Miti, pistoleri e detective. Come le strutture narrative diventano ideologia
Lezione di Alberto Garlini

Martedì 14 febbraio
L'io narrante. Come trovare la voce per raccontare una storia
Laboratorio di Viola Ardone

Giovedì 16 febbraio
Miti, pistoleri e detective. Come le strutture narrative diventano ideologia
Laboratorio con Alberto Garlini

Martedì 21 febbraio
Dentro la pagina. Come lo stile diventa voce
Lezione di Gian Mario Villalta

Giovedì 23 febbraio
Nel laboratorio di una scrittrice. Come nasce un personaggio
Lezione di Rosella Postorino

Martedì 28 febbraio
Dentro la pagina. Come lo stile diventa voce
Laboratorio con Gian Mario Villalta

Giovedì 2 marzo 
Nel laboratorio di una scrittrice. Come nasce un personaggio
Laboratorio di Rosella Postorino

Martedì 7 marzo
Scrittura del desiderio e desiderio della scrittura
Lezione di Mario Desiati

 

I DOCENTI

Viola Ardone, nata a Napoli, si è laureata in Lettere nel 1997 con una tesi in Storia del teatro moderno e contemporaneo, ha lavorato nel campo dell’editoria e attualmente insegna italiano e latino al liceo. Ha pubblicato per Salani i romanzi La ricetta del cuore in subbuglio (2012) e Una rivoluzione sentimentale (2016) e per Einaudi Il treno dei bambini (2019), tradotto in 36 lingue, e Oliva Denaro (2021). Collabora con il Corriere del mezzogiorno, la Repubblica, La Stampa, L’Espresso.

Mario Desiati (1977) Ha vissuto a Martina Franca, oggi vive a Roma dove è stato capo-redattore della rivista Nuovi Argomenti ed editor junior della Mondadori. Dal 2008 al 2013 si è occupato della direzione editoriale di Fandango Libri. Ha pubblicato 11 libri tra cui Candore (2016) e Spatriati (2021), vincitore del premio Strega, editi da Einaudi.

Alberto Garlini è nato a Parma nel 1969, abita da molti anni in Friuli. Ha pubblicato i romanzi Una timida santità (Sironi Editore 2002, Premio Vigevano), Fùtbol Bailado (Sironi 2004, Christian Bourgois Editeur 2008), Tutto il mondo ha voglia di ballare (Mondadori 2007, Gallimard 2018, Polis 2021), Venise est une fête (Christian Bourgois Editeur 2010), La legge dell’odio (Einaudi 2012, Gallimard 2014), Piani di vita (Marsilio 2015), Il fratello unico (Mondadori 2017), Il canto dell’ippopotamo (Mondadori 2019), Il fico di Betania (Aboca 2019) e Il sole senza ombra (Mondadori 2021).

Rosella Postorino (Reggio Calabria, 1978) vive e lavora a Roma. Con il suo romanzo Le assaggiatrici (2018) ha vinto il Premio Campiello e numerosi altri premi tra cui, per l’edizione francese, il Prix Jean-Monnet. Ha pubblicato anche La stanza di sopra (2007, Premio Rapallo Opera Prima), L’estate che perdemmo Dio (2009; Premio Benedetto Croce e Premio speciale Cesare de Lollis), Il mare in salita (2011), Il corpo docile (2013; Premio Penne), Tutti giù per aria (2019) e Io, mio padre e le formiche (2022).

Gian Mario Villalta è nato a Visinale di Pordenone nel 1959. Ha scritto in poesia: Vedere al buio (Sossella 2007), Vanità della mente (Specchio Mondadori 2011) con cui ha vinto il Premio Viareggio 2011, Telepatia (Lietocolle 2016), Il scappamorte (Amos 2019) e Dove sono gli anni (Garzanti 2022). Di critica, ha scritto Il respiro e lo sguardo. Un racconto della poesia italiana contemporanea (Rizzoli 2005), ha curato l’Oscar Mondadori degli Scritti sulla Letteratura (2001) di Andrea Zanzotto e, con Stefano Dal Bianco, la pubblicazione del Meridiano Mondadori dedicato a Zanzotto. Ha pubblicato i romanzi Tuo figlio (Mondadori 2004), Vita della mia vita (Mondadori 2006, Gallimard 2008), Alla fine di un’infanzia felice (Mondadori 2013), Satyricon 2.0 (Mondadori 2014), Scuola di felicità (Mondadori 2016), Bestia da latte (SEM 2018), L’olmo grande (Aboca 2019), L’apprendista (SEM 2021) e Parlare al buio (SEM 2022).

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